“Wałęsa. Uomo della speranza” è la storia di un eroe contemporaneo, Lech Wałęsa.
E “rischia” seriamente di diventare il film esponente della Polonia come Miglior Film Straniero per questa edizione della notta degli Oscar.
Oriana Fallaci, una delle giornaliste più famose del mondo, intervista il futuro Premio Nobel. La conversazione, piena di emozioni, costituisce il tessuto narrativo del film. L’italiana rivolge delle domande che nessun altro ha mai osato fare al leggendario leader di Solidarnosc. Emerge l’indole di un uomo dotato di un grande carisma e di un eccezionale fiuto politico. Le scene che mostrano il percorso di un eroe verso la maturità politica vengono intrecciate con quelle della vita familiare di Wałęsa. La relazione tra Lech e la moglie Danuta, la loro casa piena di bambini e i problemi quotidiani sono importanti tanto quanto la dimensione politica.
Al pensiero di una vita normale da realizzare insieme si oppongono eventi politici importantissimi che richiedono una presa di posizione. Alle spalle di un uomo forte, come viene fuori, c’è una donna ancora più forte di lui, sua moglie. A volte bisogna lottare per la libertà e proteggere la propria patria. La politica e l’amore, la paura e il senso di sicurezza, l’esigenza di sottomettersi e la voglia di ribellarsi: il film, esattamente come la vita di Wałęsa, è ricco di contrasti. Il suo senso del dovere verso la nazione si mescola con quello privato verso la famiglia, l’amore per la moglie e figli con l’amore per il Paese. È giusta la scelta di Lech? Qual è il prezzo che dovrà pagare?