Peter Pan è una delle storie per bambini più amate al mondo. Pochi sanno però che dietro la sua stesura c’è una lunga scia di tragedie.
Tutti conoscono Peter Pan, il bambino che non voleva crescere mai, in pochi però sanno come effettivamente è nata questa storia. Per prima cosa il racconto che oggi noi tutti conosciamo vede la luce come trasposizione teatrale nel 1904.
A scriverla sarà la penna di J.M. Barrie, che deciderà per l’occasione del debutto di far sedere tra il pubblico anche 25 orfani. Andiamo però con ordine perché purtroppo la vita dell’autore di Peter Pan è funestata da tragici eventi che ne segneranno inevitabilmente l’esistenza.
Il primo evento segnante nella vita di Barrie arriva quando il fratello maggiore David muore 1 giorno prima del suo 14° compleanno per un incidente di pattinaggio sul ghiaccio. La cosa colpirà a tal punto la madre da spingere Barrie a vestirsi come David ed imitarne le movenze così da far sentire meno la mancanza del figlio defunto al genitore.
J.M. Barrie e l’incontro con la famiglia Davies
Insomma il povero fratello di James finisce per non crescere mai, cristallizzato nei suoi 14 anni per sempre dalla prematura morte, vi ricordo qualcuno? Non è tutto però perché la svolta definitiva per la creazione del personaggio di Peter Pan arriverà anni dopo, quando Barrie mentre si trova nei giardini di Kensington conosce per caso i 5 figli dei coniugi Sylvia e Arthur Davies.
I bambini in questione sono: George, Jack, Peter, Michael e Nicholas. A questo punto tra il drammaturgo e i ragazzini nasce una profonda amicizia fatta di interi pomeriggi a giocare. Barrie, infatti, proprio come il suo personaggio più famoso non è mai cresciuto e ama passare del tempo con i bambini (cosa che non verrà ben vista dalla Londra perbenista dell’epoca).
Proprio quelle giornate di giochi daranno a Barrie l’ispirazione definitiva per il personaggio di Peter Pan. Purtroppo però da qui in poi arriveranno altri avvenimenti tragici nella vita dello scrittore. Nel giro di pochi anni, infatti, muoiono entrambi i coniugi Davies che lasceranno la co-custodia dei bambini alla madre, al fratello di Sylvia e allo stesso Barrie.
Dopo Peter Pan altre tragedie
Dopo appena 3 anni però, all’inizio della prima guerra mondiale, Peter e George partono come volontari. George muore in trincea a soli 21 anni, mentre Peter, insignito della Croce militare fonda una casa editrice, ma nel 1960 in seguito alla morte dell’altro fratello Jack e ad una profonda depressione dovuta ai postumi della guerra si suicida lanciandosi sotto ad un treno. Infine Michael muore ad appena 20 anni annegato insieme all’amico e probabile amante Rupert Buxton.
Insomma la famiglia che ha ispirato Peter Pan è finita sterminata nel giro di pochi anni in seguito a tragici eventi. Lo stesso Barrie, infine, morirà nel 1937, a 77 anni, in seguito ad una polmonite, senza alcun erede. Uno dei suoi ultimi gesti però resta di profondo amore verso i bambini. Il drammaturgo, infatti, ha lasciato lo sfruttamento dei diritti di Peter Pan in mano all’ospedale pediatrico di Great Ormond Street.
Tali diritti, come da leggi inglesi, sono rimasti all’ospedale sino al 2007, anno del 70° anniversario della sua morte.