Molti genitori desiderano lasciare la casa ai figli senza incorrere in spese notarili, anche perché la casa è già oggetto di ampie tassazioni.
In Italia fare una donazione o una compravendita può costare molto, perché il passaggio dal Notaio è obbligatorio e le tariffe di questi professionisti non sono accessibili a tutti.
Nel nostro Paese, a differenza di altri o come accade ad esempio negli Stati Uniti, non esistono tariffe agevolate (magari in base all’ISEE) e ogni volta che si va a redigere un atto si devono tirare fuori migliaia di euro. Sulla casa, poi, già gravano numerose tasse e probabilmente in futuro le cose andranno ancora peggio: basti pensare alle direttiva Case Green UE e alla volontà di effettuare la Riforma del Catasto.
Ma anche ricevere una casa in eredità costa soldi, anche se l’immobile era dei genitori e quindi tutti gli oneri erano già stati pagati abbondantemente. Quindi molti si chiedono: come fare a evitare tasse di successione o spese notarili per passare di generazione in generazione un bene come la casa? Ecco i consigli degli esperti.
Ipotizziamo che una coppia di genitori ancora in vita decida di lasciare un immobile ai figli, in modo da garantire loro una sicurezza futura.
In questi casi, ci si può muovere in diverse direzioni, ed escludendo la vendita i genitori possono fare una donazione: o di denaro a sufficienza per comprare una casa oppure donare un immobile già esistente.
Purtroppo, però, per effettuare entrambe le operazioni ci vuole il Notaio. Non esistono tariffe universali” in questo senso, o quasi, quindi ogni studio notarile presenterà la sua parcella, che però è sempre molto alta. In linea generale, dobbiamo ricordare che:
Se ne evince che la parcella può diventare molto alta, visto che un appartamento può avere un valore di alcune centinaia di migliaia di euro.
La soluzione più economica, dunque, è quella di evitare sia la donazione che la redazione di un testamento, perché anche in quest’ultimo caso si devono pagare le imposte di registro e le tasse di successione.
Ecco che in questo senso entra in gioco l’usucapione, un diritto che si può far valere praticamente senza spendere un euro. I genitori non dovranno fare altro che “regalare” ai figli la casa con una dichiarazione anche solamente verbale. I figli dovranno però andare a vivere nell’immobile in questione, prendervi la residenza e occuparsene come fossero i veri proprietari. Dopo 20 anni, i figli diventano automaticamente proprietari, ed è sufficiente recarsi in tribunale per cambiare il titolo a livello catastale.
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