Pochi giorni ai pagamenti delle pensioni di giugno. C’è attesa per alcuni pensionati che sono in attesa di una somma aggiuntiva.
Il cedolino della pensione è già stato pubblicato dall’INPS. Andate a conoscere la somma che sarà erogata, potrebbero esserci delle belle sorprese.
Tramite SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi è possibile accedere al portale dell’INPS ed entrare nella sezione dedicata al cedolino della pensione. In questo modo si potranno conoscere tutti i dettagli del pagamento che scatterà il 1° giugno. Trattandosi di un sabato chi solitamente ritira la pensione in contanti presso Poste Italiane potrà recarsi in un Ufficio sola la mattina altrimenti dovrà attendere l’inizio della settimana successiva.
Chi, invece, attende l’erogazione direttamente sul conto corrente postale o bancario, su Libretto Postale oppure su Carta PostePay Evolution dovrà attendere il giorno 3 giugno. Per alcuni pensionati ci sarà una sorpresa, un aumento dell’importo rispetto ai mesi precedenti. Questo per la rivalutazione annuale degli assegni pensionistici e per la rivalutazione annuale dei trattamenti.
La maggior parte dei pensionati ha già potuto conoscere gli effetti della rivalutazione delle pensioni e della riforma con riduzione degli scaglioni IREF da quattro a tre. La riforma, nello specifico ha unito le prime due fasce, redditi fino a 15 mila euro e da 15 mila a 28 mila, sotto una stessa aliquota, quella del 23%. Seguno i redditi fino a 50 mila euro con il 35% e oltre i 50 mila euro con aliquota del 43%.
Tale suddivisione ha portato aumenti nel cedolino specialmente per i pensionati con redditi tra 15 mila e 28 mila euro. Nulla è cambiato per chi ha redditi entro i 15 mila euro in relazione all’IRPEF. Fortunatamente, però, c’è stata la rivalutazione delle pensioni che ha fatto scattare un adeguamento con incremento dell’importo fino al 5,4% per chi ha redditi entro le quattro volte il minimo.
A giugno scatteranno gli ultimi adeguamenti per chi non li ha già ricevuti. Per le fasce basse si parte da 54 euro in più fino a 1.000 euro, 81 euro fino a 1.500 euro, 108 euro fino a 2 mila euro e 114,75 euro fino a 2.500 euro. In più ci sarà anche l’erogazione degli arretrati. Attenzione, a giugno arriverà anche il conguaglio derivante dal bilancio delle imposte IRPEF e delle addizionali regionali e comunali applicate nel 2023. Lo scorso anno, infatti, l’INPS ha applicato ogni mese delle ritenute erariali sulle pensioni basate su stime. A fine anno, poi, è stato effettuato un ricalcolo per verificare l’importo realmente dovuto. L’ente tratterrà i soldi di chi ha ancora un debito.
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